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Giuseppe Stuard

Nacque a Parma il 26 marzo 1790, da Domenico e da Barbara Paralupi, appartenenti entrambi alla ricca borghesia locale.

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Grazie alle numerose compravendite del bisononno Paolo e del nonno Pietro, la famiglia Stuard riuscì ad accumulare un patrimonio cospicuo formato da fondi agricoli nella zona di Sissa-Trecasali, Valera e San Pancrazio (che divenne la più importante) e immobili in città.

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Il fondo di San Pancrazio divenne ben presto un grande podere di 60 biolche (circa 19 ettari) che fu arricchito dai genitori con 400 olmi nel 1798 e ristrutturando il casinetto. La gestione dei terreni e dei mezzadri che vi lavoravano venne data in mano alla madre Barbara e solo successivamente al figlio Giuseppe che nel 1831 verrà eletto responsabile della nave cioè il canale irriguo dell'ormai Comune di San Pancrazio.

 

Per quanto concerne gli immobili, il giovane Giuseppe ereditò ed acquistò circa una decina di immobili di pregio nel centro di Parma.

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Giuseppe Stuard fu un appassionato di letteratura ed arte, passioni che coltivò attivamente nel corso della sua breve vita.

 

Dal 1820 al 1833 espletò compiti amministrativi per la Congregazione di S. Filippo Neri, nata a inizio '500 per assistere malati e bisognosi.

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Anche se di salute cagionevole, fu in grado di amministrare con meticolosa attenzione tutto il suo patrimonio e quello della congregazione ricoprendo numerose altre cariche di pregio, non tralasciando la sua passione per il collezionismo d'arte.

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Si spense a Parma nel 1834 e, privo di eredi, lasciò per volere testamentario, tutto il suo patrimonio artistico alla Congregazione e quello terriero e immobiliare all'amministrazione locale rappresentata da Maria Luigia D'Austria duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla. Nel 1847, in forza di un Regio Decreto ducale, il fondo denominato "Casinetto Stuard" fu destinato a scopi di sperimentazione e scuola agraria. Ed è qui, che oggi sorge l'Azienda Agraria Sperimentale Stuard nata nel 1983.

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